Bisogna ammetterlo: chiedere un contributo su un tema come il rapporto tra fede e politica è provocatorio, temerario. Per indorare la pillola e rendere meno aspra la richiesta, il tentativo estremo e un po’ ruffiano è quello tradizionale: “naturalmente in base alla tua esperienza”. Precisazione che solleva l’interlocutore, ma pone qualche problema di contenuto, soprattutto se le richieste sono più di una.
Potrebbe succedere infatti che ognuno degli incolpevoli estensori segua proprie preferenze, inclinazioni, gusti o più semplicemente il personale vissuto; niente di scandaloso se non fosse per una quasi certa carenza di omogeneità tra i vari testi e inevitabilmente un risultato finale vario ma un po’ confuso.
Vi è tuttavia un aspetto non trascurabile, anzi molto stimolante in tale approccio: nel porre un tema ampio, perfino indefinibile nei confini, senza dare particolari indicazioni o porre domande, è quanto mai interessante vedere da dove partano i vari interventi, quali siano le preferenze, le cose ritenute importanti, la scala dei valori da sottolineare all’attenzione.
Quanto detto, non è il maldestro tentativo di giustificare un comportamento che potrebbe sembrare superficiale; eravamo consci che nella prima tappa di questo tour (che ci auguriamo lungo e fecondo), sulle non certo agevoli vie del credere e dell’agire, potevamo anche essere generici, proponendoci solo di lanciare dei sassi e mettere in moto dei cerchi di riflessioni generatori di approfondimenti ancora imprevedibili.
L’invito quindi è di cogliere questi primi tre interventi come delle iniziali provocazioni, da cui partire; poi ci sarà tempo e opportunità di ragionamenti compiuti per ambiti più circoscritti e motivati.
Ringraziamo le vittime di questo (consapevole) azzardo, cioè Sabrina Doni, sindaco di Rubano, Andrea Cereser, Primo cittadino di San Donà, ed Enrico Rinuncini ex sindaco di Ponte San Nicolò, tre cattolici approdati all’impegno amministrativo, per essersi prestati a “rompere il ghiaccio”. A tutti noi il compito e anche il piacere di scoprire cosa vive e si agita (?) sotto una crosta talora gelata.