Il voto cattolico
La confermata irrilevanza?
Le recenti elezioni politiche e i loro esiti hanno riproposto (o rivitalizzato?) il dibattito sul rapporto tra fede e politica, con uno sguardo particolare alla situazione italiana e alla presenza dei cattolici nel contesto sociale e politico.
Un’opportunità utile e coinvolgente, in cui si sono confrontate posizioni diverse; tra i nostalgici assertori dell’attuale irrilevanza cattolica, e quanti invece, magari proprio partendo da tale constatazione, cercano di intravedere o prospettare altre e inedite forme di presenza dei cattolici nell’ambito politico di casa.
Un dibattito quanto mai aperto, al quale non è certo estraneo, da tempo, il Forum di Limena.
Per questo, proponiamo una prima serie di autorevoli contributi, che in questo periodo hanno dato voce alle diverse posizioni sia sul tema del voto, sia, in maniera più ampia, sulle prospettive di una rinnovata o del tutto tramontata “rilevanza cattolica”.
La (perfetta) capacità di mimetizzarsi
In apertura di questa rassegna sul dibattito (aperto) in tema di voto, esiti elettorali e presenza dei cattolici, ospitiamo un’analisi di Alessandro Castegnaro, già pubblicata nel nostro sito e in alcuni settimanali diocesani, che conferma che i cattolici alle urne si comportano come tutti gli altri cittadini. Un punto di partenza per una riflessione certamente non effimera o banale sulla presenza dei cattolici stessi nella società italiana. Clicca qui per leggere
Anime deste e menti limpide
Papa Francesco al congresso dei leader delle religioni in Kazakistan. Una elegia che riecheggia testi di Abai, un autore kazako, nella quale emergono quattro sfide per le religioni, per il loro contributo, in dialogo con tutti, alla costruzione di una buona convivenza umana: la pandemia, la pace, l’accoglienza e l’ambiente. Clicca qui per leggere
Una Chiesa accogliente non giudicante
Il cardinale Matteo Zuppi, in un’intervista all’Osservatore Romano, parla di una chiesa che passa dall’enunciare, spesso negativamente, all’ascoltare e al camminare con altri.
E’ insieme uno sguardo ragionato sui rapidi e profondi cambiamenti in corso nel mondo, una lucida disamina dello stato della Chiesa italiana oggi, e anche l’indicazione di alcuni lineamenti di orientamento pastorale. Clicca qui per leggere
Impegnarsi, per non cedere al pessimismo e alla rabbia
La Presidenza della CEI, nel suo appello per le elezioni, anzitutto ha invitato gli elettori a votare e a partecipare, ricordando poi agli eletti le priorità cui far fronte, con visione e responsabilità: poveri, natalità, ambiente, inclusione e funzionamento della cosa pubblica. Clicca qui per leggere
Il cattolicesimo, le elezioni e il sale della terra
Rocco D’Ambrosio (teologo) affronta il tema della rilevanza dei cattolici e si chiede se sia poi così decisiva, vista con gli occhi della fede. Il problema è semmai di educare a “pensare politicamente”. Clicca qui per leggere
Una terza questione cattolica
Gianfranco Brunelli, direttore de “Il Regno”, tematizza la nuova questione cattolica italiana: la questione laicale. Che ne pone un’altra, che la precede: la necessità di rievangelizzare, di rialfabetizzare alla fede, di formare le coscienze, di ripartire da Dio. Clicca qui per leggere
La nostalgia della politica perduta
L’Istituto Sturzo ha organizzato una riflessione e una proposta di storici, economisti e giornalisti sul ruolo dei cattolici nella politica italiana, tra passato e futuro. “L’afflato delle realtà cattoliche per il bene comune non trova ancora una giusta rappresentanza nei partiti ma può contaminare positivamente il dibattito”. Clicca qui per leggere
Le tre chiese alle urne
Fabrizio D’Esposito, con il titolo del suo pezzo, è esplicito e dice già tutto: La fede nell’urna, tra agenda Draghi e valori non negoziabili, le tre chiese al voto. Con un’aggiunta, che riporta un dato a noi già chiaro da tempo: i cattolici votano come gli altri. Clicca qui per leggere
Meloni e la democrazia. Di centro o estrema destra?
In un secondo articolo, uscito dopo la tornata elettorale, Rocco D’Ambrosio mette in rapporto le posizioni della Meloni, con sei aspetti che identificano una democrazia. Un interessante esercizio di discernimento. Clicca qui per leggere