Lettera al popolo ucraino a nove mesi dallo scoppio della guerra

Il terzo contributo che proponiamo alla lettura è la “Lettera al popolo ucraino a nove mesi dallo scoppio della guerra” di papa Francesco che corrisponde a una necessità diversa, ma non contrapposta a quella che fa da sfondo al discorso all’Angelus: l’urgenza di essere vicino agli aggrediti.

È come se a parlare fosse qui il cuore ferito di un padre che guarda al dolore di un popolo, tanto da indurlo a tagliare di netto con discussioni e riserve diplomatiche. Lo si vede in particolare quando arriva a dire: “Penso poi a voi, giovani, che per difendere coraggiosamente la patria avete dovuto mettere mano alle armi anziché ai sogni che avevate coltivato per il futuro”. Dove ciò che colpisce, pensando alle controversie nostrane, è soprattutto quel “avete dovuto”.

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