Resoconto di un incontro fra i promotori del Forum
2 aprile 2022
Mentre i cristiani di tutto il mondo si apprestano a celebrare l’evento della passione, morte e risurrezione di Gesù, in terra di Ucraina altre passioni si profilano e la guerra pare pronta a ricordarci fin dove può arrivare il cuore dell’uomo quando smarrisce le vie del bene.
Ben al di là di come questa vicenda finirà siamo ogni giorno più consapevoli che, in conseguenza di essa, il vecchio “ordine” mondiale, qui da noi particolarmente confortevole, verrà profondamente modificato e che nessuno è in grado di dire di quale genere sarà il “nuovo”. Avvertiamo con crescente preoccupazione che i potenti del mondo, presi da reciproca sfiducia, sembrano incapaci di pensare il futuro e ritengono che l’unica via sia “difendersi”, mentre dal canto suo la “natura” ci guarda attonita e procede con i suoi minacciosi disequilibri, da noi stessi generati, sul filo di lana di processi forse ormai inarrestabili.
È questo lo sfondo su cui si staglia, oggi ancor più vividamente del solito, la speranza pasquale e forse mai alle generazioni cristiane viventi essa è sembrata così fragile e, nel contempo, così “unica” e necessaria.
Per tener fede all’impegno che ci siamo presi, di ritrovarsi periodicamente a scambiare idee su quanto la storia ci propone, il 2 aprile u.s. i promotori del Forum si sono riuniti a Limena in un incontro dedicato alla guerra in Ucraina e alle reazioni che ha generato.
Pur essendo consapevoli di quanto frammentarie siano le informazioni di cui disponevamo e di quanto grande sia la nostra inesperienza di fronte a questioni tanto complesse ci è sembrato che gli scambi avvenuti durante quell’incontro fossero meritevoli di essere fatti conoscere. E a ciò abbiamo predisposto la presente Newsletter. Chi avrà voglia di leggere gli interventi noterà, al di là dei molti punti di convergenza, anche le diversità, nei contenuti da comunicare, nei linguaggi e negli stili narrativi. Si tratta di aspetti tipici di un Forum, il nostro, che non pretende di “dare la linea”, ma piuttosto dar valore alle diversità e metterle in relazione.
La guerra in Ucraina. Considerazioni di un inesperto
Leggi l’introduzione di A. Castegnaro
Gli interventi:
Leggi il contributo di A. Stinà
Leggi il contributo di I. De Sandre
Leggi il contributo di R. Tommasi
Leggi il contributo di G. Dalla Zuanna
Leggi il contributo di B. Baratto
Leggi il contributo di M. Carbognin
Leggi il contributo di A. Pase
Leggi il contributo di A. Zorzi
Leggi il contributo di S. Bertin
Leggi il contributo di C. Beraldo
Fermare la guerra oggi per abolirla domani
Lo storico cattolico Fulvio De Giorgi ha recentemente reso disponibile un suo intervento dal titolo “Fermare la guerra oggi per abolirla domani”. Ci pare che esso si collochi bene al termine di questo forum perché prosegue sulla scia degli ultimi interrogativi su cui ci siamo imbattuti nel nostro seminario, quelli relativi al disordine mondiale prossimo venturo. De Giorgi, dopo aver descritto quanto sia minaccioso il quadro attuale, prova a delineare quello che potrebbe essere un disegno sensato, non basato sul semplice rafforzamento della capacità offensiva armata, nel quale iscrivere l’azione di una Unione europea capace di pensare un nuovo ordine adeguato ai tempi e di operare in vista di ciò.
La lettura di questo testo permette di comprendere come vie, difficili da praticare ma ragionevoli, per contenere la guerra e favorire la pace non sono impensabili, ma nello stesso tempo permette di rilevare la distanza sconfortante tra idee di questo genere e quello che le élite politiche attuali riescono a pensare. Continua a leggere