Categoria: Scenari

Scenari e futuro

Entrare nei panni dei popoli in guerra [2]

Riprendiamo in questa news letter una linea di riflessione e di documentazione che avevamo iniziato pochi mesi fa con la lettera del 25 gennaio 2024, dal titolo “Provare l’impossibile: mettersi nei panni di popoli in guerra”. Come allora i testi che vi proponiamo intendono contribuire ad alimentare quel particolare tipo di immaginazione che è presupposto …

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La guerra, la politica e il ruolo dell’Italia nel mondo

Anche al Consiglio europeo della settimana scorsa (addirittura!) è circolata una retorica bellica tutt’altro che consueta. Il tema della preparazione alla guerra è una novità, che si aggiunge alla solita incapacità a fare qualcosa di concreto in termini di decisioni comuni dei 27 paesi membri. L’Unione non si avvia alle elezioni di giugno per il …

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Il contributo delle religioni alla “terza guerra mondiale”

Con questa newsletter desideriamo richiamare l’attenzione sull’imminente convegno del Forum di sabato 20 aprile a Limena. Nei testi che seguono si troveranno diversi spunti a riguardo, a cominciare  dagli argomenti esposti nella nota introduttiva al convegno: “le religioni e la guerra” – appunti preliminari per il convegno del 20 aprile. Seguiranno due testi, uno di …

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Ma le religioni vogliono davvero la pace?

Abituati a pensare la pace come un dato permanente, eravamo ormai abituati a considerare le religioni come attori di pace. Ciò, diversamente da come venivano concepite un tempo. Oggi, viceversa, osserviamo un peso crescente di fattori religiosi nei drammatici conflitti in corso, sia che li preparino, sia che li legittimino e rinforzino. E ci chiediamo: …

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Il senso di una presenza Una verifica del Forum di Limena a cinque anni dalla nascita

“Per chi è responsabile la domanda ultima non è: come me la cavo eroicamente in quest’affare, ma: quale potrà essere la vita della generazione che viene. Solo da questa domanda storicamente responsabile possono nascere soluzioni feconde, anche se provvisoriamente mortificanti. In una parola: è molto più facile affrontare una questione mantenendosi sul piano dei principi …

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L’autodistruzione di Israele Netanyahu, i palestinesi e il prezzo dell’abbandono

In un luminoso giorno dell’aprile 1956, Moshe Dayan, il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (IDF), con un occhio solo, guidò a sud verso Nahal Oz, un kibbutz di recente costruzione vicino al confine della Striscia di Gaza. Dayan venne per partecipare al funerale del 21enne Roi Rotberg, che era stato assassinato …

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Prospettive fosche per la pace secondo il caporedattore di Haaretz

A cura di Alessandro Castegnaro Negli Usa e in Europa si discute molto sulle possibilità che le proposte per la pace su cui stanno lavorando il presidente Biden e la diplomazia americana (Sullivan, Blinken, ecc.) siano realistiche. Un commentatore come Thomas Friedman, del New York Times, sembra credervi, ma l’editorialista di Le Monde Elena Sallon …

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“Il Sud del mondo sta sfidando una memoria collettiva dominata dall’Olocausto e confrontandola con la colonizzazione”

Di Sylvie Kauffmann (editorialista), in Le Monde del 18 gennaio 2024 [nostra traduzione] Le udienze del caso del Sudafrica che accusa Israele di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia illustrano l’emergere del Sud del mondo e la sua sfida all’ordine imposto dall’Occidente. Non è una coincidenza che uno dei più brillanti avvocati del team …

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L’accusa di ‘genocidio’, un’arma nei grandi conflitti geopolitici

Sebbene la Convenzione ONU del 1948 contenga l’impegno a prevenire e punire il crimine di genocidio, questo rischio è stato spesso invocato quando si è trattato di giustificare l’intervento militare. La Corte internazionale di giustizia (ICJ) dell’Aia non si è pronunciata nel merito né ha accolto la richiesta del Sudafrica di un cessate il fuoco …

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